anno 2004
Da Musica Occidentale Orientale, salve
l'hanno accademico che sta per concludersi , un anno di riassetto accademico, ha significato per Musica Occidentale Orientale Pafferenza al Dipartimento di Asia, Afirica, Mediterraneo, con riferimento per la offerta formativa al Corso di studi di Lingue e culture orientali e africane. Giunge a termine ora anche il triennio relativo alla Convenzione promossa da Musica Occidentale Orientale fra il Conservatorio di Musica San Pietro a Maiella e l'Orientale.
Le considerazioni che seguono avvengono nel mezzo di contatti già avviati, istituzionali e personali, al fine di raccogliere valutazioni, orientamenti e disponibilità , cui far seguire decisioni circa Musica Occidentale Orientale e la stessa Convenzione.
Sono state realizzate cose pregevoli, è stato detto. Vi sarebbero state anche senza la Convenzione suggerisce Daniela Tortora che con Giampiero Moretti è stata referente ufficiale dell'accordo fra i due Atenei. L'apprezzamento per la collaborazione personale fra singoli studiosi accompagna nel giudizio di Daniela Tortora la constatazione che sono mancati altri importanti punti programmatici, primo fra tutti la cooperazione didattica - la mutuazione fra discipline in primo luogo, a tacere di un piano di offerta formativa condivisa dai due Atenei. E in verità non si dispone di congetture bene fondate circa la domanda reale, degli studenti e delle discipline.
Migliore esito ha avuto la cooperazione scientifica. Due gli esiti maturati in questi anni, consentirebbero di avviare concretamente il previsto piano editoriale. Il primo, le stagioni del moderno, ha avuto un impulso nell' incontro con Gian Mario Borio, cui hanno preso parte Tiziana Pangrazi, Giampiero Moretti e Tommaso Rossi. Che Fesperienze estetica del nostro tempo esorbiti Fesperienza della modernità e che tuttavia questa non sia conclusa, intorno a questo assunto si sono raccolti contributi di studiosi giovani e meno giovani, ospiti negli anni di Musica Occidentale Orientale: Salvatore Morra, Giancarlo Lacerenza, Dinko Fabris, Gianluca Campanino, Federico Poole, Luca Bruno, Mauro Agosto, Giulia Ferdeghini, Agostino Di Scipio; Bisanzio e Israele, al- Andaluz e la musica greco romana, le metodiche della ricerca e i passaggi del moderno, questi i temi. Ben definito l'altro momento, episodio anch'esso del moderno, e suggestivo, Verlaine e la musica dovuto alla collaborazione di Annalisa Pizzurro e Daniela Tortora. Interlecutore attento e motivato del progetto editoriale Multimedia, editore a Salerno di ‘Casa della poesia'.
Ma nessun progetto di ricerca in questi tre anni s'è potuto o saputo promuovere sui fondi di musiche e poesia per musica, e oralita legati alle molte culture che a Napoli si sono incontrate I due atenei, nè soltanto essi, ne conservano documentazione importante. L'inventario, il recupero, la salvaguardia di questi materiali - proposto in forma di progetto da l'Orientale, recepito e disatteso dalla Regione - in verità potrebbe essere ripreso: ridefinito per aree linguistico culturali ben delimitate, potrebbe essere riforrnulato promuovendo 1' attivazione di un sostegno finanziario da destinarsi a giovani studiosi dei due atenei.
Da Elsa Evangelisti, ora alla guida del Conservatorio, che per prima Daniela Tortora e io abbiamo voluto incontrare, è venuto l'invito a dar consistenza alla cooperazione fra gli atenei mediante progetti, pieno l'apprezzamento per quello che le si è prospettato, l'omaggio a Hans Wemer Henze, ricordando del grande compositore scomparso il sodalizio napoletano con Ingeborg Bachmann, progetto che ha già raccolto importanti adesioni
Fra phonè e logos si intitolava la lezione tenuta non è molto da Agostino Di Scipio sul Joyce di Luciano Berio e Kathy Barberian, uno spazio cui Musica Occidentale Orientale ha dedicato attenzione già in passato, dal lontano "I gesti della voce" al Convegno sulle metriche . A questo ambito di studi si lega il progetto dedicato a Olivier Messiaen, musicista grande e ornitologo. Presentato di recente alla Scuola di alta formazione in Filosofia e Etologia umana della Università di Cassino, ha suscitato interesse di musicologi, etologi e linguisti, potrebbe essere occasione per una rinnovata collaborazione con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e il gruppo di ricercatori legati alla prof. Ortosecco.
Una ultima cosa, non secondaria. L'Orientale ha guadagnato non poco dal rapporto con il Conservatorio, dico di spazi e strumenti e presenze di musicisti, poco si è fatto relativamente al proposto. Così meritevole di maggiore attenzione sarebbe l'attività di canto corale da anni "Hippokrim" presente a l'Orientale. Ricerca e destinazione di spazi, compresi gli spazi periferici dell'Ateneo, Procida, Eboli, non sono separabili dalle forme del loro uso eventuale.
Ho fornito sommari elementi per un giudizio su Musica Occidentale Orientale, come spazio d'interesse per l'Ateneo, premessa alla decisione se conservarla e conservarne lo spazio guadagnato con la Convenzione. Eventualità che richiede la designazione di un docente ufficiale che rappresenti Musica Occidentale Orientale negli organismi di governo dell'Orientale e di rappresentanza presso il Conservatorio. Propongo queste osservazioni in primo luogo ai proff. Dottoli e Bernardini, che ringrazio per avere reso possibile il delicato passaggio istituzionale, ma anche studiosi che in molti modi a Musica Occidentale Orientale sono stati vicini e prima d'altri a Amnerisa Roselli, grato per l'attenzione che, Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, ha assicurato a Musica Occidentale Orientale.
Un saluto. Giovanni La Guardia